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Mese: Settembre 2011

well, whatever, nevermind

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Rompo un silenzio che dura da un po’, a causa di svogliatezza, distrazione, disperazione, e così via, per celebrare una ricorrenza che non si può dimenticare: il ventennale di Nevermind dei Nirvana.

Nel 1991 non provavo a cercare le novità musicali alternative nei negozi di Ragusa, e ordinavo i cd in America direttamente sulla BBS di uno dei pochi store che vendeva per corrispondenza in tutto il mondo, si chiamava CDconnection se ben ricordo. Lo presi su consiglio di un amico che a quei tempi era il mio mentore musicale da remoto, infatti eravamo in contatto tramite l’internet dell’epoca, ovvero le messaggerie videotel tramite itapac.

Mi appassionai subito ai Nirvana, e il caso volle che poi anni dopo fossi insieme allo stesso amico in giro per l’Italia proprio quando si sparse la notizia della morte di Kurt Cobain.

In quegli anni non era facile che band tutto sommato underground e dal sound metallico finissero in cima alle classifiche. L’epoca dei Nirvana è stata un misto di successo e disperazione, affermazione e inadeguatezza, e ha corrisposto a un periodo per me estremamente sofferto e tormentato (come se avessi mai avuto periodi di altro tipo!), e nonostante siano passati venti anni sento che quella musica rimane efficace esattamente allo stesso modo.

Ascolto tante altre cose adesso, ma per i Nirvana c’è sempre posto.

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La risposta è dentro di noi

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