Menu Chiudi

Categoria: LoneStar Network

Migrazione a s/qmail

letture

s/qmail phoenix logoCome già discusso in passato, il mail system del LoneStar Network è basato su qmail. Nonostante le molte critiche dovute all’ormai pluridecennale stato di abbandono di questo software e alle ampie preferenze di molti nei confronti di Postfix, qmail non ha mai dato il minimo problema e con l’integrazione della patch Spamcontrol di Erwin Hoffmann si è sempre dimostrato una validissima scelta, per lo meno per le mie esigenze.

Per un certo numero di anni si è atteso che l’autore originario di qmail tenesse fede alla promessa di rilasciare una versione 2.0, ma la cosa non è mai avvenuta. Anche il branch netqmail, che per un certo periodo aveva preso una certa popolarità, è entrato in stato di abbandono da molto tempo.

Invece Erwin Hoffmann ha continuato a portare avanti la sua patch Spamcontrol negli anni, aggiungendo funzionalità e correggendo problemi, cosa che alla fine l’ha fatta diventare di fatto una sorta di qmail 1.5 più che una semplice patch con funzionalità anti-spam.

E da qualche tempo Hoffmann ha fatto il salto di qualità. Ha smesso di sviluppare una patch da applicare al codice originario di qmail 1.03, ed ha iniziato a rilasciare un codice di qmail integralmente rivisto e esteso, di cui i precedenti contenuti della patch Spamcontrol sono diventati parte integrante e sono state aggiunte nuove ulteriori funzionalità come il supporto IPv6 nativo e la compilabilità in ambienti x86_64. Ha chiamato questo qmail “risorto” con il nome di s/qmail.

S/qmail è partito con una versione 3.0 ed è adesso arrivato alla release 3.1.9. Si tratta di un drop-in replacement che si può installare come aggiornamento di un qmail originario mantenendone la configurazione e i percorsi di installazione, nonchè tutte le estensioni e i software esterni normalmente usati (es: Dovecot, ezmlm, VMailMgr, Vpopmail, ecc.).

Mi sono quindi finalmente deciso a effettuare il passaggio dal mio precedente qmail 1.03 + Spamcontrol 2.7.33 al nuovo s/qmail 3.1.9 e da qualche giorno l’MTA del LoneStar Network sta già girando con questa nuova versione. Non ci sono stati problemi di alcun tipo nella migrazione e penso che non dovrebbero comparirne più avanti.

Vmail su PHP 5.6

letture

vmailIl problema che si presentò alcuni anni fa relativamente al cessato funzionamento dello script di amministrazione web degli account email sul server di posta del LoneStar Network, e che avevo aggirato tramite una configurazione che utilizzava il PHP 5.3 solo per il relativo virtual host, inaspettatamente ha trovato oggi una soluzione migliore.

Tornando per l’ennesima volta sul sito di riferimento dello script, ormai abbandonato da anni, mi sono reso conto che nel 2014 qualcuno aveva pubblicato una patch che eliminava la necessità dell’opzione php deprecata register_globals=on, e che quindi rende lo script funzionante con le versioni correnti di PHP 5.

Pur non essendo stata confermata dall’autore originale, la patch è valida e dopo averla applicata Vmail adesso funziona regolarmente con il PHP 5.6 senza ulteriori problemi!

Nuove configurazioni di posta

letture

email-marketing-what-is-dkimIn questi giorni ho aggiunto sui domini di mail da me ospitati la compliance per quanto riguarda SPF, DKIM e DMARC, che sono metodologie di identificazione del server di posta in relazione al dominio che esso gestisce.
Servono a dire ai server in giro per il mondo che una mail proveniente dal dominio lonestar.it è da accettare se proviene dal server che si chiama mail.lonestar.it avente un certo indirizzo ip e se contiene al suo interno una firma digitale corrispondente a una key rsa ben precisa. Tali informazioni e chiavi rsa vengono ricavate da opportune configurazioni dei record dns dei domini in questione. In questo modo si rischia meno facilmente che i messaggi da qui inviati finiscano nella casella Spam di GMail, Yahoo, Hotmail, etc.

Ovviamente la certezza non è totale, ma il tutto è migliorativo rispetto al lasciare il dominio privo di queste configurazioni, la cui presenza incrementa il punteggio positivo della mail quando viene analizzata dai filtri antispam presenti sui server in internet.

Vmail di nuovo funzionante

letture

phpfastcgiEra passato ormai più di un anno da quando il sistema di gestione web dei domini mail virtuali ospitati sul LoneStar Network aveva smesso di funzionare.

Essendo le configurazioni ormai stabilizzate da tempo, e non essendoci particolari necessità da parte degli utenti, non è stato un problema grandemente sentito. Solo un paio di volte nel corso dell’anno c’è stata la necessità di accedere alla gestione web, ed ho ovviato facendomi riferire le configurazioni da fare e operandole manualmente.

Nel frattempo però avevo subito scritto nella mailing list frequentata anche dall’autore di oMail-Admin, il quale si era dichiarato disponibile a pubblicare una versione del software patchata per poter girare con le nuove versioni di php. Ma purtroppo dopo quella dichiarazione di disponibilità, è sparito senza più far nulla.

Alla fine mi si è affacciata alla mente una ipotesi per aggirare il problema: mi è capitato di riscontrare delle configurazioni in cui venivano fatte girare più versioni diverse di PHP sullo stesso server web Apache. Allora ho iniziato a pensare che avrei potuto far girare una versione di PHP 5.3 sul mio server dove è già presente la 5.4, e associare questa versione più vecchia al virtual host vmail, in modo da far funzionare il software con l’opzione register_globals=on.

Ieri ho lavorato alla compilazione di un pacchetto php 5.3.27 opportunamente configurato per non accavallarsi con la versione 5.4 corrente, usando path diversi per i binari, le configurazioni e i file di sessione. Da qualche tempo il php supporta la funzionalità FPM, che consiste nel far girare l’interprete php come servizio su una porta tcp, alla quale il server web passa i binari da eseguire come se fosse un proxy, e ne riceve i risultati. Quindi è virtualmente possibile far girare tante versioni di php in ascolto su porte diverse, e poi configurare i virtualhost di Apache per inoltrare i file .php alla porta corrispondente alla versione di php che si vuole usare. Il tutto lasciando inalterata l’installazione PHP “principale”, la quale invece continua ad essere usata come modulo di Apache (mod_php.so).

Il tutto ha funzionato praticamente subito, ed ecco quindi che vmail.lonestar.it ha ripreso le sue funzionalità originarie!

Da Google Reader a TT-RSS

letture

google-readerE così ci siamo. Domani, 1 luglio 2013, Google Reader chiude definitivamente.

Quando Google ha annunciato tra i servizi di prossima dismissione il nome di Google Reader, la notizia ha fatto scalpore, in quanto si tratta di un servizio usatissimo, per quanto non molto appariscente, e non si riteneva che fosse “a rischio” tra la pletora di servizi utili e inutili che Google avvia e dismette nel corso degli anni.

Ma in un certo senso si tratta comunque di un servizio di nicchia, anche se una grossa nicchia, in quanto rivolto a persone di una certa competenza tecnica, che sanno ricercare i link RSS dei propri siti preferiti, sanno organizzarseli in gruppi, sanno usare un lettore di news locale, ecc.

Inoltre si era già manifestata una certa intenzione di Google di passare ad un modello di offerta di notizie con sottoscrizione non necessariamente gratuita, in modo da poter siglare accordi con testate giornalistiche a cui rigirare una parte degli utili, per tirarsi fuori dalle svariate accuse di assassinio della stampa e del giornalismo professionale. In questo senso il servizio Google Currents si inserisce meglio del Reader, pur essendo basato sostanzialmente sulle stesse tecnologie, in quanto si presenta come qualcosa di più “patinato“, usabile da utenti meno esperti, e vendibile come piattaforma per servizi a pagamento da parte degli editori di carta stampata.

Ad ogni modo, dal momento dell’annuncio si è aperta la caccia al sostituto di Google Reader per chi vuole continuare a gestire il proprio flusso di notizie in maniera sostanzialmente invariata. Quasi tutti i servizi alternativi erano comunque dipendenti da Reader in qualche modo, quindi chi ha voluto sopravvivere ha dovuto spendere tempo e denaro nella creazione di un motore autonomo. Ce ne sono comunque parecchi e quindi la situazione non è disperata.

Il successore più votato ed accreditato è Feedly. Un servizio principalmente orientato a smartphone e tablet, quindi tramite l’uso di un’app specifica. Reader invece era un servizio nato prima del boom del mobile, e quindi pensato per essere usato essenzialmente da web, anche se era dotato di apposite app. Ovviamente anche Feedly può essere usato da web.

Tuttavia la mia scelta fin da subito si è orientata verso qualcosa che non dipendesse più dalle decisioni di un provider esterno. A qualunque altro servizio si passi dopo la chiusura di Google Reader, esiste sempre il pericolo latente che tra qualche tempo il servizio venga chiuso, che l’azienda venga acquisita da altri, che il servizio passi da gratuito a pagamento, e così via dicendo.

Quindi ho preso in considerazione solo due strade: l’uso di un client locale che scarichi le news direttamente dai vari feed dei siti, oppure l’uso di un portale web autonomo che vada a scaricare i feed inserendoli in un db sql e che sia poi consultabile via web e tramite client.

Per la prima strada, esistono alcune soluzioni “storiche” come Liferea, Akregator, ecc. le quali però hanno limitazioni varie e inoltre tendevano comunque ad appoggiarsi sempre al motore di Google per la fase di effettiva aggregazione delle notizie. Siccome sono già dotato di server esposto su internet, l’idea del portale web pubblico, accedibile dall’esterno e dai vari dispositivi che possiedo, è quella che mi ha attirato di più fin da subito.

Di conseguenza la mia scelta è caduta su Tiny Tiny RSS (TT-RSS). Si tratta di un software in PHP che esiste da diverso tempo, ma che ha avuto una spinta particolare da quando si è sparsa la notizia della chiusura di Google Reader. Richiede un server http, un database SQL e il PHP. Nulla di particolarmente difficile per chi utilizza normalmente Linux. E’ dotato anche di un client Android che è abbastanza completo ed efficace. Utilizza inoltre una tecnologia di plugin che consente di espanderlo con varie funzionalità, compresa quella particolarmente utile di poter condividere gli articoli desiderati sui social network o via email. Le feature crescono di continuo e sono già da molti punti di vista superiori a quelle che offriva Reader, senza contare poi che negli ultimi mesi sono fioccati i temi grafici per la parte web che tendono a riprodurre in maniera pressoché perfetta l’aspetto esteriore dell’interfaccia di Google Reader.

Il pregio più importante di questa soluzione, dal mio punto di vista, è che si tratta di una soluzione definitiva. Non dovrò cambiarla mai più, in quanto non è un servizio che potrà mai chiudere o cambiare, a meno che non sia io a volerlo per una mia necessità.

Inutile dire che TT-RSS si aggiunge quindi ai servizi che LoneStar Network offre ai suoi utenti, anche se poi in effetti lo uso solo io. Ad ogni modo se qualcuno dei miei users legge questo articolo ed è interessato, non ha che da scrivermi.

CC BY-NC-SA 4.0 .